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"Anche in questo nuovo 'romanzopoesieracconto' Pietro Venuto ripropone quel connotato di musicalità plurivocale e sincopata che ha contraddistinto la sua scrittura narrativa e lirica, tra aspri segnali realistici e ventate di acrobatica visionarietà. Qui si edifica una pagina di largo respiro, pur nella sua fondamentale strutturazione nucleare, atomistica e percorsa da ricorrenti membrature foniche e fonosimboliche, assonanze inattese e rime neglette e, per contro, così tenaci nell'inseguirsi e ritrovarsi, aprendo prospettive di meraviglia. Un'orchestrazione sonora e al tempo stesso sussurrante e suasiva adatta a sostenere un controcanto interno flessibile, colloquiale e compatto, sintonico e omogeneo nella sua sottesa logica. [...]" (dalla prefazione di Giuseppe Amoroso).